Amministratore di Sostegno

Chi è l’amministratore di sostegno? Quali sono i suoi compiti? Quando si può richiedere?

Cosa significa Amministratore di Sostegno
Può accadere che per l’età avanzata, per handicap sopraggiunti, menomazioni fisiche o degrado psichico, una persona che ti è cara non sia più in grado di gestire le sue condizioni e le sue proprietà, o comunque di provvedere ai suoi interessi.

Per far fronte a queste difficoltà è possibile richiedere che una persona vicina, spesso un familiare o il coniuge, sia indicata come figura di sostegno o Amministratore di sostegno, un ruolo che è stato istituito dalla legge per aiutare le persone fragili nei momenti di difficoltà quotidiana.

La persona indicata come amministratore di sostegno sarà autorizzata ad affiancare l’assistito nello svolgimento di mansioni specifiche, per esempio gestire il conto in banca e somme di denaro, trovare una badante, prendere decisioni su terapie e interventi medici.

La nomina dell’amministratore di sostegno può essere revocata non appena i motivi che l’avevano richiesta vengano meno.

La figura dell’amministratore di sostegno esiste dal 2004 e le norme che riguardano questo ruolo sono indicate nel Codice Civile negli articoli 349-353, 374-388 e 404-413.

Quando richiedere l’Amministratore di Sostegno
L’intervento dell’amministratore di sostegno viene chiesto per soggetti impossibilitati a prendere decisioni autonomamente come per esempio

  • minori senza genitori o tutori
  • persone disabili,
  • anziani non più autosufficienti,
  • soggetti colpiti da ictus cerebrale,
  • alcolisti e tossicodipendenti
  • e in tutti i casi di limitata capacità di autodeterminazione

Come richiedere l’Amministratore di Sostegno

È possibile presentare la richiesta, chiamata “ricorso per l’Amministratore di Sostegno” in tribunale presso un giudice tutelare, senza dover necessariamente appoggiarsi ad un avvocato. Il ricorso è il documento che serve per presentare la domanda per l’amministratore di sostegno.

Può fare richiesta la stessa persona fragile (anche se minorenne) oppure le persone di famiglia a lei vicine, o in mancanza di familiari, il giudice tutelare.

Chi può essere nominato Amministratore di Sostegno

La persona più indicata come amministratore è qualcuno molto vicino all’assistito, dovendo prendere decisioni importanti per la persona fragile da sostenere.
Possono essere indicati come amministratori di sostegno:

  • Il coniuge;
  • I familiari entro il 4° grado di parentela, come i genitori, i figli, i fratelli o le sorelle, i nonni, gli zii e i prozii, i nipoti, i cugini;
  • Gli affini fino al 2° grado come cognati, suoceri, generi, nuore;
  • I conviventi;
  • Persone indicate in testamenti o atti dei genitori (nel caso di minori);
  • Il Pubblico Ministero;
  • Il tutore o il curatore.

Il giudice tutelare indicherà entro 60 giorni la persona più idonea a svolgere il ruolo di amministratore di sostegno.

Quali sono i compiti dell’Amministratore di Sostegno

I compiti dell’amministratore di sostegno vengono indicati già nella richiesta fatta al giudice e devono essere definiti con precisione.

Infatti il decreto che nomina l’amministratore stabilisce:

  • la durata dell’incarico
  • i campi di azione dell’amministratore (mettendo per esempio un tetto alle spese che l’amministratore può compiere a nome della persona seguita)
  • le azioni che l’assistito non può compiere senza la presenza dell’amministratore
  • la frequenza con cui l’amministratore deve presentarsi davanti al giudice per mostrare come ha svolto i suoi compiti e l’attuale condizione di salute dell’assistito.

L’amministratore di sostegno terrà conto dei bisogni dell’assistito e, ove possibile, lo informerà per tempo delle azioni che compie.

Se l’assistito non fosse d’accordo con le decisioni dell’amministratore di sostegno, questo è obbligato a informare il giudice del suo diverso parere.

Di solito l’incarico dell’amministratore di sostegno dura almeno 10 anni.

Quali sono i costi per presentare il ricorso per l’Amministratore di Sostegno?

Oltre alla marca da bollo di 27€ che deve essere apposta al ricorso in tribunale, l’amministratore di sostegno può richiedere una indennità per il proprio compito (secondo l’articolo 411, comma I del codice civile), considerando che spesso si tratta di una attività impegnativa che richiede tempo e competenze.

Sei un Amministratore di Sostegno? Ti serve aiuto?

Qualora tu sia stato nominato amministratore di sostegno e avessi bisogno di aiuto per svolgere al meglio il tuo incarico, o ti sentissi gravato dai compiti amministrativi o gestionali dell’assistenza della persona fragile che ti è stata affidata, rivolgiti a SiAmo! Possiamo affiancarti in tutti i compiti burocratici e possiamo assisterti nella parte della cura e del benessere del tuo assistito, nei casi in cui puoi avere bisogno di aiuto per mancanza di tempo o competenze specifiche.

Possiamo aiutarti per tutto il tempo che tu riterrai opportuno, per periodi brevi o lunghi, per esempio all’inizio del tuo incarico, per periodi precedenti a un ricovero ospedaliero, oppure indefinitamente per tutta la durata dell’incarico.

Per avere informazioni di ogni tipo puoi contattare direttamente Simona Stancanelli – Procuratrice d’aiuto al suo numero dedicato 3285310731 (orario d’ufficio)

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