Assistenza Parkinson: non solo assistenza ma anche comprensione di una realtà complessa
Quando una famiglia si trova ad affrontare una malattia come il Parkinson, è importante rivolgersi a persone esperte che sappiano offrire le giuste soluzioni sia a livello fisico che morale.
L’aspetto iniziale di inserimento ed accettazione dell’assistenza, ha un ruolo chiave nel definire la persona più adatta. Siamo investe moltissime risorse ed energie in fase iniziale per offrire il massimo livello di equilibrio nella scelta dell’operatore, ecco perchè scegliere i nostri servizi.
I sintomi del morbo di Parkinson
Il Parkinson è una malattia che coinvolge principalmente le funzioni del controllo dei movimenti e l’equilibrio. La malattia presenta un’evoluzione lenta ma progressiva e fa parte di un gruppo di patologie neuro degenerative denominate “Disturbi del Movimento” e tra queste è la più frequente. Tra i sintomi del Parkinson si osserva tremore a riposo, rigidità, lentezza dei movimenti automatici e, in una fase più avanzata, instabilità della postura con perdita di equilibrio; a volte un lato del corpo è più colpito dell’altro, in modo asimmetrico.
Nel corso della malattia di Parkinson possono svilupparsi anche sintomi di altro genere, come problemi di deglutizione (disfagia) o eccessiva presenza di saliva in bocca, dovuta proprio alla riduzione del movimento automatico di deglutizione, oppure può verificarsi una perdita di saliva, sempre a causa della ridotta deglutizione. La deglutizione è un movimento abbastanza complesso che impegna i muscoli della gola e della lingua, che devono muoversi in modo coordinato per forzare il cibo fuori dalla bocca e nell’esofago. Quando questa coordinazione è compromessa, il paziente può sentire che il cibo è bloccato in gola, un evento che può essere pericoloso perché se i liquidi o i solidi vengono risucchiati nelle vie respiratorie anziché ingeriti, possono causare polmonite ab ingestis.
I sintomi del morbo di Parkinson spesso non vengono riconosciuti immediatamente, specialmente nelle fasi iniziali della malattia, perché si manifestano in modo sottile e incoerente e la progressione della malattia è tipicamente lenta. A volte sono i familiari o i conoscenti che per primi si accorgono che “c’è qualcosa che non va” e incoraggiano il paziente a contattare il medico.
Il paziente parkinsoniano in fase avanzata ha bisogno di assistenza continua e specifica perché non è più in grado di svolgere in autonomia la maggior parte delle semplici funzioni quotidiane.
Gestiamo con estrema attenzione tutti questi aspetti:
- elaborazione della patologia e accettazione del supporto d’aiuto.
- consapevolezza del cambiamento ed elaborazione delle emozioni.
- piano di supporto personalizzato con operatori esperti ed empatici.
- corretta identificazione ed inserimento della figura assistenziale esperta nel supporto e gestione di problematiche relative a persone affette da Parkinson.
- interazione costante tra le necessità della famiglia e le soluzioni assistenziali.
- garanzia di controllo periodico sulla qualità dell’assistenza.
- supporto di pronto intervento in caso di urgenze.
- gestione a norma di legge di tutte le pratiche
