Noi di Siamo accompagniamo il nostro personale che svolge compiti di assistenza domiciliare a rispettare le indicazioni ministeriali relative alle vaccinazioni Covid 19, per la sicurezza dei nostri assistiti e anche delle badanti stesse e per evitare situazioni rischiose che possono portare chi non ha ancora il green pass alla possibilità di sospensione dal lavoro e alla perdita dello stipendio fino al 31 dicembre

Spesso i lavoratori stranieri che provengono da paesi dove la copertura vaccinale è inferiore rispetto all’Italia, hanno bisogno di aiuto per procedere alla vaccinazione anti Covid 19, per questo motivo le associazioni che forniscono assistenza domiciliare e servizi integrati per le persone, hanno chiesto al governo di facilitare l’accesso alla vaccinazione anti-Covid19 a badanti, colf e baby sitter.

Circa il 30% dei lavoratori domestici risulterebbero ancora non vaccinati: è più sicuro affidarsi un’Agenzia di badanti come Siamo, che si preoccupa della salute dei suoi assistiti mettendo in regola il suo personale con gli adempimenti vaccinali.
Oltre alla provenienza straniera, uno dei motivi che si aggiungono alla mancata adesione alla campagna vaccinale è una certa ritrosia alla vaccinazione per motivi culturali o per mancanza di specifica informazione, che riguarda in particolare le badanti che non hanno alle spalle un’organizzazione come Siamo, che sostiene e consiglia il suo personale.
A cui si aggiunge la provenienza di badanti e assistenti domiciliari dall’est, vaccinati con lo Sputnik che non veniva riconosciuto dall’Ema e quindi precludeva al riconoscimento del green pass: problema ora risolto con una dose booster, che va comunque somministrata.

Il provvedimento del Governo riguardo alla verifica del green pass sul luogo di lavoro.
Si stima che il numero di assistenti domiciliari tra cui badanti, colf e baby sitter non vaccinati possa arrivare anche al 50%. La regolamentazione del controllo del green pass sul luogo di lavoro permetterebbe una giusta selezione del personale idoneo al servizio e aiuterebbe la campagna vaccinale, spingendo chi non è vaccinato a valutare bene gli effetti della propria scelta.

Un’opportunità per valorizzare le associazioni che forniscono personale in regola
Anche se in questo settore è ancora molto alta l’evasione e il ricorso al lavoro nero, esistono realtà come Siamo dove invece vengono rispettate le regole, a vantaggio degli assistiti e delle badanti, che lavorano più serenamente in una situazione tutelata, con soddisfazione di tutte le parti. Inserire una certificazione obbligatoria per legge potrebbe in parte risolvere il problema favorendo l’utilizzo dei servizi di assistenza domiciliare in regola e le associazioni che tutelano i diritti dei propri lavoratori nel rispetto di tutte le normative legali e fiscali.


La verifica del green pass tramite App: difficoltà per gli anziani

Spesso il datore di lavoro nei casi di badante e assistente domiciliare è un anziano. E’ opportuno che si trovi una soluzione perché spesso rinunciare ad una badante esperta diventa un grosso problema per la famiglia.

Siamo si preoccupa di accompagnare le badanti al primo incontro conoscitivo, le segue durante tutto il periodo lavorativo e assiste la famiglia nei problemi quotidiani e negli adempimenti di legge.

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